• Codice di condotta ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. 39/2021i
    Il presente Codice di condotta si applica:
    a tutte le persone che rappresentano e/o dirigono l’asd SHISEI-RYU KARATE-DO SHOTOKAI
    ai relativi associati e tesserati;
    ai relativi collaboratori, siano essi retribuiti o volontari
    e a qualunque altro individuo o organizzazione che abbia relazioni di carattere formale/contrattuale con la suddetta
    Gli impegni assunti
    Il Codice di condotta prevede l’assunzione dell’impegno a rispettare il Modello organizzativo e di controllo adottato con delibera del consiglio direttivo il 16/08/24 al fine di:
    promuovere un ambiente di apertura all’ascolto, in relazione a questioni che riguardano la loro tutela, per facilitare l’esposizione di problematiche e/o segnalazioni circa atti discriminatori o presunti abusi;
    assicurare la condivisione e diffusione di un senso di responsabilità comune tra i membri dello staff, in materia di discriminazioni, tutela di bambini, bambine e adolescenti e persone adulte;
    incoraggiare le persone di minore età ad esporre problemi e preoccupazioni;
    rendere coscienti i genitori o i tutori dei diritti di bambini, bambine e adolescenti, ciò che è accettabile o inaccettabile e su cosa fare se sorge un problema;
    essere chiari verso genitori e tutori circa l’atteggiamento professionale che potranno aspettarsi dai collaboratori della nostra associazione, nonché dai relativi rappresentanti e chiarire nel dettaglio cosa si può fare in caso di problematiche relative ad abuso su bambini.
    Tutti collaboratori – volontari e retribuiti – ed i dirigenti dell’UISP non dovranno mai:
    colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente di una persona;
    impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con individui di età inferiore ai 18 anni, indipendentemente dalla definizione della maggiore età o dalle modalità di consenso legalmente riconosciute nei diversi paesi;
    avere atteggiamenti nei confronti di bambini, bambine e adolescenti che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
    usare atteggiamenti e linguaggi discriminatori;
    escludere dalle attività sportive persone per colore della pelle, lingua, religione, nazionalità o origine nazionale o etnica, così come per convinzioni personali, sesso, identità di genere, orientamento sessuale, disabilità o altre caratteristiche personali o status.
    e non è pertanto ammesso:
    Punire fisicamente o mettere in atto comportamenti umilianti e degradanti nei confronti delle persone di minore età e adulte;
    Usare linguaggi abusivi e/o offensivi, discriminatori;
    Dare suggerimenti o consigli inappropriati;
    Comportarsi in maniera inappropriata o sessualmente provocante;
    Stabilire o intrattenere contatti “continuativi” con bambini, bambine e adolescenti utilizzando strumenti di comunicazione online personali (e-mail, chat, social network, etc.);
    Dormire nella stessa stanza o nello stesso letto con una persona di minore età con cui si lavora;
    Fare per bambini, bambine e adolescenti cose di carattere personale che essi stessi possono fare da soli;
    Dare denaro o beni o altre utilità ad una persona di minore età al di fuori dei parametri e degli scopi stabiliti dalle attività;
    Tollerare o partecipare a comportamenti che sono illegali, o abusivi o violenti, discriminatori, inappropriati che mettano a rischio la sicurezza delle persone;
    Agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare bambini, bambine, e adolescenti e adulti o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
    Discriminare, trattare in modo differente o favorire alcune persone, anche di minore età escludendone altre.
    È essenziale che i collaboratori – volontari e retribuiti – ed i dirigenti della asd SHISEI-RYU KARATE-DO SHOTOKAI portino avanti attività volte a:
    adottare e applicare politiche di tolleranza zero nei confronti della discriminazione, anche per quanto riguarda le sanzioni, e a rispettare i principi di fair play e integrità;
    adottare e applicare politiche di tolleranza zero nei confronti della discriminazione, anche per quanto riguarda le sanzioni, e a rispettare i principi di fair play e integrità;
    e - con particolare riferimento alle attività che coinvolgono minori – adottino condotte tese a:
    valorizzare le capacità e le competenze dei/delle minorenni attraverso metodologie e didattiche partecipative e inclusive;
    rispettare i peculiari e individuali “tempi di crescita auxologica e psicosociale, di apprendimento e di azione”; un diritto alla lentezza e alla velocità … insieme, allo stesso tempo, nello stesso gioco;
    assumere comportamenti educativi in cui ogni persona di minore età possa costruire positivamente la propria identità e la propria autostima; possa eccellere e sbagliare sentendosi comunque valorizzata; possa rischiare in sicurezza godendo della vertigine e del piacere del proprio corpo in azione;
    comunicare a bambini, bambine e adolescenti che tipo di rapporto si debbono aspettare di avere con le persone che collaborano con l’Associazione e li incoraggiano a segnalare qualsiasi tipo di preoccupazione;
    vigilare in merito all’identificazione di situazioni che possano comportare rischi per bambini, bambine, adolescenti e adulti e sappiano gestirle;
    organizzare il lavoro e il luogo di lavoro in modo tale da minimizzare i rischi di abuso e discriminazioni sulle persone;
    garantire ai minori di essere sempre visibili da altri adulti, per quanto possibile, mentre lavorano con bambini, bambine e adolescenti.

     


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